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MENO ZUCCHERI, MENO RUGHE: LO DICE LA SCIENZA!

Glicazione: quando lo zucchero anziché addolcire la vita, fa invecchiare la pelle…


Abbiamo sentito spesso definire i radicali liberi come i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Ma negli ultimi anni la comunità scientifica ha iniziato ad approfondire anche il ruolo della glicazione delle proteine funzionali da parte dell’eccesso di glucosio e fruttosio.

Cosa significa?

Ebbene sì! Significa che una dieta ricca di cibi zuccherini assunti in modo incontrollato, non solo può far ingrassare e predisporre all’insulino-resistenza, ma è anche causa della comparsa di rughe sulla pelle del nostro viso.


Cosa sono e come si formano gli AGEs?


Quasi cento anni fa, il chimico francese Louis Camille Maillard scoprì la glicazione negli alimenti, ovvero una reazione di imbrunimento, tra zuccheri e proteine durante la cottura ad alte temperature, come la cottura in forno, la frittura o alla griglia, che porta alla formazione di quella crosticina dorata sui i nostri cibi preferiti.

Nel panorama scientifico attuale, l’attenzione si sta indirizzando allo studio degli effetti dei prodotti finali di glicazione avanzata nell’uomo, i cosiddetti AGEs, Advanced Glycation End-product, ovvero delle glicotossine ossidanti in grado di formare degli aggregati insolubili responsabili di diverse complicazioni sistemiche e cutanee.

È stato visto che in caso di eccesso di glucosio nel sangue, esso si lega ad alcune proteine tissutali andando a formare prodotti inizialmente reversibili, ma che con il passare delle settimane diventano stabili e si accumulano nei vari tessuti. L’emoglobina glicata (HbA1c) e le complicanze del diabete ne sono un esempio: i prodotti della glicazione si accumulano nei globuli rossi, nelle cellule del tessuto nervoso periferico, endoteliali, renali ed epatiche, causando poi tutte le malattie correlate al diabete come il ritardo nella guarigione delle ferite, malattie cardiache e vascolari, neuropatia, retinopatia e insufficienza renale.

Anche a livello cutaneo, sia nell’epidermide che nel derma, già a partire dai 35 anni, compaiono i primi prodotti di glicazione che trovano i loro recettori, RAGE, nella matrice extracellulare, sulle cellule cutanee, e soprattutto sulle proteine collagene ed elastina, determinando perdita di elasticità e comparsa di rughe.


Come prevenire tutto ciò?

È noto che i nostri tessuti siano dotati di diversi sistemi antiossidanti fisiologici, tuttavia è fondamentale adottare uno stile di vita sano e attuare delle piccole accortezze per proteggerci dall’azione di questi prodotti infiammatori:

  • alimentazione che limiti l’assunzione di AGEs, ricca di frutta e verdura di stagione preferibilmente cruda,

  • esercizio fisico regolare,

  • esposizione al sole con protezione solare idonea al vostro fototipo.

Infine, per aiutare la nostra pelle a mantenersi sana e giovane, abbiamo a disposizione un ampio ventaglio di sostanze antiossidanti quali:

  • le vitamine: A (retinolo), C (acido ascorbico) ed E (tocoferolo);

  • il coenzima Q10;

  • i polifenoli derivanti dagli estratti di tè verde (Camelia sinensis), gingko (Ginkgo biloba), uva (Vitis vinifera) e rosmarino (Rosmarinus officinalis), ma anche quelli derivanti da mela e melagrana, dai semi oleosi e dal cacao.

Gli effetti sulla pelle di un’alimentazione scorretta e sbilanciata oggi, non li vedrete domani, ma fra qualche anno e sarà troppo tardi per tornare indietro: prendetevi cura di voi ogni giorno e non perderete mai la vostra luminosità!!!



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