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A COSA SERVONO LE PIASTRINE?

Sembra incredibile che un esame così semplice e veloce da eseguire come l’emocromo, possa darci tante informazioni sul nostro stato di salute. Vediamo in che modo…


Vi ricordate il nostro articolo sull’emocromo? Se l’avete perso lo trovate nella sezione “Esami e test” del nostro blog: andate a leggerlo e scoprite perché è importantissimo effettuare un emocromo almeno una volta l’anno!

Nell’articolo vi abbiamo spiegato che l’emocromo consente di determinare, fra le altre cose, il numero delle cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine…ma a cosa servono questi elementi e che problemi possono darci dei valori anomali?

Oggi cominciamo analizzando le piastrine, uno dei principali componenti del sangue, di cui l’emocromo ci dà informazioni.

Cosa sono le piastrine?

Le piastrine, o trombociti, sono cellule molto piccole che vengono prodotte nel midollo osseo e che circolano nel sangue insieme ai globuli rossi e ai globuli bianchi. In caso di danneggiamento dei tessuti o dei vasi sanguigni, le piastrine si attivano e partecipano in prima linea al meccanismo di coagulazione del sangue. Dopo un taglio o un trauma, infatti, le piastrine svolgono un ruolo fondamentale nell'impedire che la ferita continui a sanguinare senza sosta, poiché formano dei coaguli solidi, utilizzati dal nostro corpo per bloccare in modo “meccanico” le emorragie, nell’attesa che il processo di coagulazione del sangue si completi arrivando a impedirne un’ulteriore fuoriuscita.

Come monitorare i valori di piastrine nel sangue?

Basta un semplice buchetto nel dito per sapere se la quantità di piastrine in circolo nel sangue – il cui numero deve essere compreso fra 150.000 e 450.000 per mm³ di sangue – è sufficiente affinché esse possano assolvere al loro compito di “riparatrici” di ferite cutanee.

Sono molti i sintomi che possono segnalarci la necessità di effettuare un controllo per monitorare la quantità di piastrine nel nostro sangue, fra cui soprattutto:

  • epistassi frequente,

  • sanguinamenti abbondanti durante il ciclo mestruale,

  • sanguinamenti prolungati in caso di ferite.

Troppe o troppo poche?

La piastrinopenia indica un numero di piastrine nel sangue inferiore al livello minimo indicato ed è una condizione che può aumentare il rischio di emorragie proporzionalmente al ridursi della quantità. Fra le cause di una riduzione del numero di piastrine nel sangue c’è l’assunzione di alcuni farmaci (ad esempio: antibiotici, sulfamidici, barbiturici, ipoglicemizzanti, chemioterapici, anticoagulanti), la presenza di ulcere gastrointestinali, di problemi a livello di midollo osseo o di alcuni tipi di infezioni virali.


La trombocitosi indica invece un numero di piastrine eccessivo rispetto al valore massimo indicato e può essere dovuta a diversi fattori, quali: carenza di Ferro, malattie infiammatorie intestinali (es. Morbo di Crohn o colite ulcerosa), artrite reumatoide, tumori, o ancora manifestarsi in seguito a traumi. Nel caso in cui il numero di piastrine dovesse risultare eccessivamente elevato si interviene con una terapia antiaggregante per riportare alla normalità i valori.


L’emocromo è un esame rapido che, in una decina di minuti, permette di monitorare i livelli degli elementi che scorrono nel torrente ematico prevenendo ostacoli e tendendo sempre verso un benessere costante.

Vieni in farmacia e fai la conta delle tue piastrine!!! Osservare quante lavoratrici “silenziose” ci sono in circolo nel tuo sangue e la qualità del lavoro che svolgono, è un ottimo modo per prevenire anomalie con conseguenze molto serie.


Il tuo corpo è una macchina perfetta di cui devi prenderti cura se vuoi che continui a funzionare al meglio! Ti aspettiamo nella tua farmacia del benessere per un tagliando di controllo…


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